Allarme del WWF per lo stato del Mediterraneo Il valore del nostro mare nell'ultimo Report sullo stato degli Oceani

Il  Mediterraneo, si legge nel Report, è un ambiente diversificato e ricchissimo di vita. Oltre le 12 miglia dalla costa (in alto mare), presenta un ecosistema fondamentale per la vita marina e di conseguenza per la salute e il benessere umano. Vi si trovano infatti circa 300 montagne sottomarine, fosse profonde fino a 5.000 metri e oltre 500 canyon. In queste acque la biomassa e l’abbondanza di specie possono essere da 2 a 15 volte superiori rispetto alle aree circostanti alle stesse profondità. In esse vivono, si nutrono e si riproducono le specie ‘pelagiche’ e altre che vi transitano, tra cui balenottere, capodogli, foche monache, tartarughe marine, squali, tonni, pesci spada. E fuori dall’acqua, uccelli delle tempeste, berte e sterne.

Nonostante ciò, due terzi del mare aperto italiano (66,8%) sono continuamente sotto assedio a causa dell’inquinamento, del traffico marittimo e della pesca non regolamentata o di frodo. Fattori recentemente aggravati dagli effetti del cambiamento climatico.

L’appello a preservare questo eccezionale ecosistema è stato lanciato dal WWF Italia l’8 giugno scorso, nella Giornata Mondiale degli Oceani con il documento “SOS Mare fuori. Minacce e soluzioni per la tutela del mare aperto” . È stata anche inaugurata la Campagna “WWF GenerAzione Mare”.

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Si può consultare il Report SOS Mare fuori, ed eventualmente scaricarlo in formato PDF QUI

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