Guerra, merda

Chiara Guanin
21-01-2019
Riflettendo sulla sua esperienza di combattimento in mare, zio Carlo riteneva di poter trarre in tutta onestà la seguente conclusione: la guerra è merda.
Merda non in senso metaforico, letterario o simbolico, bensì in senso proprio, fisico, materico.
All’avvicinarsi del combattimento, raccontava, le latrine dell’incrociatore Duca d’Aosta si affollavano e a poco a poco si intasavano; merda sui pavimenti.
Poi si imbrattavano i vestiti e la merda colava, se del caso, fin nelle scarpe.
Il ponte si chiazzava e diventava sempre più scivoloso, di merda, di sangue, di carne sparsa.
Alla fine si portavano via quelli che di merda non ne avrebbero prodotta più
Guerra, merda.

L'angolo dei Granellini