Già, sembra impossibile che qualcuno reclami di volere pagare più tasse, ma a chiedere di pagare più tasse sono le donne e gli uomini più ricchi del pianeta. Una richiesta strana, si potrebbe pensare, fatta da chi fino ad ora sembrerebbe non avere riflettuto molto sul significato e sulle ripercussioni dell’accumulo di enormi patrimoni nelle mani di pochi.
Uno studio del World Institute for Development Economics Research presso l’Università delle Nazioni Unite riporta che già nel 2000 solo l’1% degli adulti più ricco possedeva il 40% degli asset globali e che il 10% degli adulti più ricchi rappresentava l’85% del totale mondiale. La metà inferiore della popolazione adulta mondiale possedeva l’1% della ricchezza globale. (fonte Wikipedia)
Sono uomini e donne al vertice dell’economia globale che lanciano al mondo politico un messaggio, evidenziando come l’impoverimento delle popolazioni rischia di portare a una profonda crisi del sistema democratico.
250, provenienti da 17 Paesi, i firmatari della lettera aperta ai leader mondiali, pubblicata dal Guardian e inviata al Forum Economico di Davos, dove l’elite economica e politica si è riunita dal 15 al 19 gennaio 2024.
In sintesi, nella lettera/appello viene chiesto di essere tassati di più per contribuire ad un migliore sviluppo economico, sociale e politico delle comunità in maggiore difficoltà; di fatto, una migliore ridistribuzione delle risorse, “orgogliosi di pagare di più” (Proud to pay) come cita il titolo della lettera.
La notizia della Lettera/Appello la troviamo in un articolo del 17 gennaio 2024 pubblicato da Rainews.it.
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