O gli uomini impareranno ad amarsi
o gli uomini moriranno.
Tutti e tutti insieme.
Il nostro mondo non ha che questa alternativa:
amarsi o scomparire.
Bisogna scegliere. Subito. E per sempre
Raoul Follereau
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SCELTA INDEROGABILE
Amarsi o scomparire e’ l’appello di Raoul Follereau che invita a scegliere tra l’amore o la distruzione, tra la pace, la collaborazione, la giustizia, la solidarieta’ o scomparire nella disperazione e nella distruzione.
La sua e’ una voce di allarme, lanciata in un periodo di crisi con la minaccia della guerra nucleare e le disuguaglianze in aumento, ma e’ oggi un appello piu’ che mai attuale e impellente.
Risuonano urgenti le parole del poeta, giornalista e filantropo, di fronte a leader politici come Trump, Putin, Netanyahu, inaffidabili e animati unicamente dalla sete di potere e da interessi personali, uomini che hanno in mano il destino dell’umanita’ e che sono sostenuti da una corte, sempre piu’ numerosa e ossequiosa, anche nel nostro paese.
Oggi e’ importante scegliere tra amare, collaborare per la pace o distruggere e scomparire a fronte delle scoperte scientifiche e tecnologiche che vi sono nell’ambilto militare, dove l’applicazione dell’intelligenza artificiale, non sempre gestita in modo responsabile, potrebbe portare a situazioni incontrollabili e catastrofiche. Anche le nuove armi atomiche, sempre piu’ potenti e distruttive che vengono testate da molti paesi: Corea del Nord, USA, Russia…sono una minaccia per il futuro dell’umanita’. Recenti sono i missili collaudati da Putin a propulsione nucleare con notevole gittata; imponente e’ stata anche la parata militare di XI Jinping in occasione dell’80esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale che ha dimostrato come il Paese sia protagonista nel generale riarmo mondiale.
Anche i fenomeni, sempre piu’ estremi, legati ai cambiamenti climatici come il recente uragano Melissa che ha distrutto la Giamaica e devastato Cuba ci impongono di chiederci se vogliamo rispettare l’ambiente o andare incontro alla distruzione del pianeta.
Diventa necessario l’appello di Follereau anche perche’ assistiamo nella quotidianità al fallimento della famiglia, alla mancanza di dialogo tra genitori e figli, a rapporti di lavoro competitivi e clientelari, a rapporti di coppia spesso basati sulla sopraffazione e sulla violenza.
Oggi la scelta che ci pone il poeta e’ urgente anche a livello sociale dove il tasso di poverta’ e le disuguaglianze nel mondo sono aumentate con scenari allarmanti. Il rapporto Oxfam 2025 denuncia un aumento esponenziale della ricchezza dei miliardari a fronte di 3,5 miliardi di persone che vivono in poverta’ assoluta.
Subito, come dice Follereau, dobbiamo scegliere se amare o perpetrare la distruzione di molti giovani che spesso sono apatici, isolati, ansiosi e depressi con una bassa autostima. Molti di loro sono legati alle dipendenze, spariscono, si tagliano, cadono nella malattia mentale, nella depressione, in disturbi alimentari e attacchi di panico. Il disagio giovanile e’ aumentato afferma il rapporto “Giovani 2024” confermato dal rapporto “Giovani 2025” che sottolinea il bisogno e l’urgenza di dare speranza al mondo giovanile con l’invito di un’ azione collettiva.
Ebbene di fronte a questi scenari la scelta che ci impone la poesia di Follereau e’ inderogabile.
Ma se stiamo sperimentando la distruzione, come optare per la salvezza e per l’amore? Che cosa significa amare?
Potremmo trovare una risposta nella lettura di opere e di autori famosi e conclamati come il Simposio di Platone o Le Confessioni di Sant’Agostino. Ma una risposta efficace la troviamo anche nel piu’ ampio testamento spirituale che Follereau lascia ai giovani.
“E’ necessario amare i fratelli, la povera gente, le persone infelici, lo straniero, lo sconosciuto, colui che e’ ai margini della societa’. Occorre agire con la forza dell’amore, occorre dominare il potere del denaro, salvaguardare la libertà che e’ il patrimonio comune di tutta l’umanita’, portare la pace tra gli uomini arricchendo il cuore degli uomini e non trasformando il proprio cuore in un ripostiglio, destinato poi a diventare una pattumiera. E’ anche necessario amare il lavoro che e’ redenzione e meritare la felicita’ di amare il proprio dovere. Credere nella bonta’. L’unico rimedio alla distruzione dell’umanita’ e’ essere veramente fratelli”.
Queste le linee guida e vorrei sottolineare che la forza dell’amore puo’ essere di tutti, ma va sostenuta con la partecipazione concreta, con la conoscenza e il senso critico, con l’impegno sociale e politico, con modelli positivi come il vissuto di Follereau che si e’ distinto per gli aiuti e il riconoscimento dei diritti dei lebbrosi.
Lapidaria ma efficace la sua eredita’ tanto che e’ stato candidato al Nobel per la pace da 11 paesi, ma pur essendo una personalità di inestimabile valore morale ed esempio di carita’ e di amore per l’umanita’ non ha avuto il premio.
A rigor del vero anche Donald Trump si e’ candidato al Nobel per la pace ma non l’ha ottenuto. Ci auguriamo che lo stesso diniego ci sia anche il prossimo anno.