Cosa mangiamo?

Laura Mazza
29.6.2022
Si sente spesso di questi tempi che per la guerra in corso ci sarà una ridotta produzione di agroalimentari; in più, la grande siccità crea problemi ancora più gravi.
Proviamo a capire insieme cosa sta succedendo.
Una di queste mattine sono andata alla Coop della mia zona, avrei potuto andare anche in altri Supermercati e non è escluso che non ci vada prossimamente, ma come tutti noi sappiamo, nel punto vendita a cui si ricorre sempre si trova con più facilità quello che ci serve. Questa volta mi serviva fare una ricerca che ho dichiarato subito al bancone degli Uffici perché non pensassero che le mie letture dei pacchetti della pasta fosse un atto di “vandalismo” casalingo!!!
Ora, non scriverò il nome di ogni pasta perché sarebbe davvero noioso, ma almeno per quello di cui mi rifornisco mi sento molto tranquillizzata.
In un reparto di pasta l’elenco, che è molto lungo, fa risaltare solo n. 3 tipi di pasta che portano una scrittura di questo genere: coltivazione grano UE e non. Molitura Italia.
Due pacchetti dei 3 portano questa  scritta, ma su 1 pacchetto di una marca che si ritiene famosa c’è scritto: Ue e non Ue Italia Australia.
Per la verità non avrei mai considerato il grano australiano però attualmente così avviene.
Sarebbe bello sapere il non UE da quale parte del Mondo arriva, forse gran parte arrivava dall’Ucraina visto che tutti i mezzi di informazione parlano di mancanza di grano per l’Europa, e se ho capito bene Italia compresa.
In ogni caso sarebbe anche interessante sapere quali fertilizzanti, quali fitofarmaci, e via così. Certo che la UE sta tentando di mettere, attraverso la PAC (Politica Agricola Comune) una serie di accordi per ridurre gli usi di preparati chimici allo scopo di ottenere buoni risultati per il raccolto, ma la produzione non UE  cosa usa? [1]
E non possiamo dimenticarci gli animali degli allevamenti intensivi che non vengono più alimentati con l’erba  (clicca per approfondire).
Inoltre per l’Ucraina rimettere a posto quei campi che tutti noi abbiamo visto in televisione e nelle fotografie dei giornali, eliminando proiettili e armi nella  terra, il tutto schiacciato da carri armati, come farà?
Questa guerra ha sconvolto moltissimo l’ordine delle cose. Come si fa a pensare quando finirà e come finirà e cosa succederà.
Mi ritrovo spesso a pensare che tutte quelle armi sono responsabili della siccità che imperversa in Europa. Fuochi innescati dai razzi e bombe che invadono il cielo, arrivano certamente a surriscaldare l’atmosfera, senza contare che per spegnere gli incendi procurati dalle armi viene usata molta acqua. Senza dimenticare le benzine e i gas fuoriusciti dai mezzi colpiti nelle zone di guerra.
Ci ricordiamo tutti di Cernobyl.   In effetti anche questa volta la centrale nucleare di Zaporizhzhia  bombardata dai russi ha creato qualche timore visto che l’attacco ha causato un incendio che però dicono “non grave”.
Quello che forse non abbiamo ancora capito è che siamo tutti interconnessi  e quello che succede in un certo territorio presto o tardi mostrerà la sua presenza altrove. Questi ultimi anni occupati dalla pandemia e dalla guerra  stanno cambiando il Mondo, e la speranza è che la maggior parte di noi capisca in fretta che non si può andare avanti così.

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Note

[1]    Purtroppo il nostro Ministro all’agricoltura Patuanelli ha presentato il 31 dicembre 2021 alla Commissione UE lo stesso modello di agricoltura e gestione dei sistemi agro-alimentari non sostenibile.

 

 

 

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