Se la notizia non provenisse dall’autorevole giornale israeliano Haaretz, la si potrebbe definire una “bufala”, insomma una fake news.
“Una volta i minatori portavano i canarini nelle gallerie. Non per sottofondo musicale: per indicatore di allarme. Se smettevano il cinguettio c’era fuga di gas”.(Erri De Luca – scrittore, giornalista, poeta e traduttore italiano)
Oggi l’IDF, l’esercito israeliano, usa civili gazawi per ispezionare aree nelle quali Hamas potrebbe avere seminato trappole esplosive come presunti covi di terroristi, tunnel segreti sotto la città di Gaza o altre aree di potenziale pericolo per i militari della Stella di Davide. Yaniv Kubovich eMichael Hauser Tov, il 13 agosto 2024, pubblicano su Haaretz una loro inchiesta sull’utilizzo di questa pratica condannata dalle convenzioni internazionali e dall’indubbio disvalore morale.
Nell’articolo “Indagine Haaretz: l’esercito israeliano usa civili palestinesi per ispezionare tunnel potenzialmente esplosivi a Gaza”, pubblicato da Haaretz, sono citate numerose testimonianze di soldati e ufficiali al corrente dei fatti. Ne riportiamo alcune per facilitare la comprensione a chi non ha familiarità con la lingua inglese con la quale è redatto l’articolo, che si trova linkato a fine pagina.
“Le nostre vite sono più importanti delle loro”: i cittadini di Gaza non sospettati di terrorismo vengono arrestati e inviati come scudi umani per ispezionare tunnel e case prima che i soldati dell’IDF entrino, con la piena consapevolezza degli ufficiali israeliani di grado più alto, affermano diverse fonti
“Gli incidenti descritti ad Haaretz si sono verificati in diverse parti di Gaza, ma sono tutti molto simili, come rivela la storia di un soldato combattente che ha trascorso mesi lì. Un giorno, lui e i suoi compagni sono arrivati all’edificio del comandante di brigata.Il soldato ha visto qualcuno che non riconosceva camminare avanti e indietro, accompagnato dai soldati che lo stavano sorvegliando. “Indossava un’uniforme senza [giubbotto antiproiettile] e con scarpe sportive”.
Il soldato ha detto di non aver capito cosa stesse succedendo in questa fase; lui e i suoi commilitoni si chiedevano se il palestinese fosse un prigioniero che ora collaborava con le IDF.
Ma il giorno dopo, le truppe avevano bisogno di ispezionare un tunnel e, guardando uno schermo, i soldati si sono resi conto che il palestinese era stato mandato dentro il tunnel indossando un’uniforme delle IDF. Aveva le mani legate dietro la schiena e una telecamera era attaccata al suo corpo.”
Secondo Haaretz, l’unità del portavoce dell’IDF, interrogato in proposito, ha detto: “Le istruzioni e gli ordini dell’IDF proibiscono l’uso di civili di Gaza catturati sul campo per missioni militari che pongono un rischio deliberato per le loro vite. Le istruzioni e gli ordini dell’IDF sull’argomento sono stati chiariti alle forze. Dopo aver ricevuto la richiesta, le accuse sono state inoltrate alle autorità competenti per la revisione”.
Vero? Falso? La responsabilità di quanto raccontato ricade sicuramente sulle spalle di due coraggiosi giornalisti. Ma, come dubitare se i nostri sensi sono continuamente colpiti dalle atrocità perpetrate nelle guerre che quotidianamente vengono raccontate e mostrate nei servizi televisivi da valorosi reporter sui vari campi di battaglia? Oggi Ucraina, Israele e Palestina.
Tutto questo raccontato sul giornale on line Haaretz (clicca per leggere il testo completo in inglese)
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