Insegnanti armati nelle scuole pubbliche? Al Senato del Tennessee approvata una legge che lo consente

Inutili le proteste di chi teme che il provvedimento possa dar luogo a conseguenze ancora più nefaste in caso di sparatorie nelle scuole  statunitensi

Nello stato del Tennessee, a maggioranza repubblicana, è passato con 26 voti a favore e solo 5 contrari il disegno di legge che permetterà agli insegnanti di portare armi da fuoco nelle scuole pubbliche. E gli osservatori locali prevedono che la nuova norma sarà approvata senza problemi anche dalla Camera.
La legge prevede alcune regole che i docenti dovranno rispettare per entrare a scuola armati: avere il porto d’armi, aver passato test psicoattitudinali e frequentato un apposito corso di 40 ore coordinato con la polizia locale. I nomi di questi insegnanti e il tipo di arma da loro introdotta a scuola verrebbero comunicati solo a un numero ristretto di responsabili. Secondo il provvedimento, infatti, nemmeno i genitori e gli alunni dovranno venire informati. Un punto controverso per molti oppositori, che martedì hanno gremito la camera del Senato statale, e anche per il senatore democratico Raumesh Akbari, che ha insistito sulla questione della trasparenza.
 

Nonostante le precauzioni previste, il disegno di legge ha riacceso le proteste di coloro che vogliono misure più rigorose sul controllo delle armi, anche perché la decisione è arrivata è a poco più di un anno di distanza dalla sparatoria avvenuta a Nashville nel marzo 2023, dove  rimasero uccisi tre bambini e tre adulti.
Fra gli oppositori c’erano anche diversi genitori repubblicani e pro armi, come Melissa Alexander, che al quotidiano statunitense News Nation ha detto di essere del tutto contraria al disegno di legge. Il figlio di 10 anni è sopravvissuto alla strage dello scorso anno nella Covenant School a Nashville, grazie alla maestra che ha chiuso la porta a chiave, fatto sdraiare i bambini a terra e li ha tenuti nel massimo silenzio. “Se l’insegnante fosse stata armata avrebbe magari lasciato l’aula, rischiando di farsi ammazzare e di far morire gli alunni. – ha osservato la donna – Perché le stragi spesso vengono compiute con armi da guerra. Cosa vuoi fare con una piccola pistola, contro un fucile?”. (fanpage.it)  
“Una pistola non farà nulla contro tutto questo. Se quello che è successo il 27 marzo scorso fosse accaduto con un insegnante armato di pistola che tentava di mettere fuori gioco il killer, i miei figli probabilmente sarebbero morti”, ha detto Beth Gebhard, altro genitore i cui bambini frequentavano l’istituto di Nashville. “Sono sconvolta. Mio figlio è a rischio con questa legge – ha dichiarato la senatrice democratica London Lamar -. Questa proposta è pericolosa e gli insegnanti non la vogliono. Nessuno la vuole”. (ilfattoquotidiano.it)  
Mettendo l’accento sull’inopportunità di una simile norma, la Cnn, ha sottolineato come la violenza armata sia la  principale causa di morte di bambini nel Paese: dall’inizio dell’anno a oggi, secondo i dati del Gun Violence Archive, ne sono stati uccisi 371 sotto i 18 anni. Viene poi sottolineato che le sparatorie tra la folla avvengono in tutto il territorio degli Stati Uniti e non solo nelle scuole, ma anche durante raduni ed eventi pubblici come parate, festival e perfino in luoghi di culto. Di certo, comunque, sia le morti causate da chi gioca a sparare nel mucchio, sia la soluzione di consentire ai prof di armarsi n  on facciano onore a un paese che si propone al mondo intero come “modello di democrazia e di civiltà”.

Ne parlano :
fanpage.it   (clicca per leggere l’articolo)
Il Fatto quotidiano   (clicca per leggere l’articolo)   

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