Impunità

Gabriella Carlon
11-05-2024
 Esiste un diritto internazionale: l’Occidente si richiama spesso ai suoi principi per giustificare interventi economici o militari a danno di altri stati, però lo fa in modo incostante e difforme. Il diritto internazionale vale per alcuni ma non per altri.
Un caso esemplare è quello dello stato d’Israele: costituito (unico stato al mondo) con una delibera ONU, nel corso della sua storia si è fatto beffe del diritto internazionale: non si è mai riusciti, nonostante gli accordi iniziali, a costituire lo stato di Palestina, anzi, lo stato israeliano ha proceduto alla colonizzazione della Cisgiordania (500 morti solo negli ultimi mesi), cacciandone gli abitanti e distruggendone le abitazioni. E l’Occidente ha mai sanzionato simili operazioni?
Addirittura non viene sanzionato il massacro (sterminio? genocidio?) che si sta consumando da mesi a Gaza. Si fanno tante chiacchiere indignate, ma quali provvedimenti sono stati presi contro il governo Netanyahu? Quale Corte si sta seriamente occupando di condannare ciò che sta avvenendo a Gaza, che dovremmo chiamare almeno “crimine di guerra”?
Purtroppo quando all’ONU si arriva a proporre una delibera che chiede il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi (perché finalmente gli USA si astengono anziché votare contro), tutto rimane lettera morta e continuano ad affluire gli aiuti a Israele per sostenere Netanyahu in questa operazione militare devastante, che non può certo essere giustificata come diritto alla difesa rispetto al massacro subito.
Per non parlare di quanto sia partigiana l’informazione. Israele colpisce l’ambasciata iraniana a Damasco provocando una decina di morti: non pare essere una prassi propriamente conforme al diritto internazionale. La maggior parte dei mezzi di informazione ci racconta che l’Iran aggredisce Israele, senza una parola di biasimo per l’azione terroristica di Israele, ma deplorando l’attacco dell’Iran. E intanto si studiano nuove sanzioni contro l’Iran.
La rivolta degli studenti, per altro ampiamente manganellati sia in Italia che negli USA, chiede di interrompere i rapporti con le Università israeliane, ma non è probabilmente la risposta giusta: sembra fare il paio con il divieto dei seminari su Dostoevskij e dei balletti russi dopo l’attacco di Putin contro l’Ucraina.
Però USA e UE qualche provvedimento dovrebbero pur prenderlo anziché continuare a sostenere Netanyahu rendendosi complici di quanto accade a Gaza.
Il problema è che Israele gode dell’impunità, anche quando il suo governo si abbandona alla barbarie. Ma il Diritto ha bisogno di universalità, altrimenti è mera enunciazione retorica e privilegio del più forte.

 

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