Africa: il Ghana fa da traino

E’ da tempo che l’umanità ha perso il rispetto verso la natura, il verde e le foreste procedendo ad un utilizzo sfrenato del territorio, a disboscamenti, incendi, commercio smodato e illegale di legname fino ad incidere sull’attuale cambiamento climatico. Attualmente, alcuni Paesi prendendo coscienza della situazione si stanno impegnando in una seria “riforestazione”. C’è solo la speranza che altri prendano l’esempio!

Giulia Uberti
15-02-2025
E’ stato lanciato nel 2019 il progetto con una delle più grandi cooperative certificate del Ghana: Kuapa Kokoo che conta 86.000 membri attraverso molte cooperative più piccole. E’ cominciata così la campagna nazionale di rimboschimento del Ghana.
5 milioni di alberi piantati in un giorno!  Il governo tenta tardivamente di rimediare alla distruzione dell’80 per cento delle foreste con un progetto che prevede ogni anno una giornata dedicata alla messa a dimora di milioni di pianteIl Green Ghana Day rientra nel progetto Green Ghana, che dovrebbe essere pienamente attuato nei prossimi cinque anni.
Il Paese punta a piantare oltre 20 milioni di alberi entro l’anno: l’annuncio è stato dato dal Presidente Dankwa Akufo-Addo(1) durante l’evento sulla riforestazione. il Presidente, piantando un seme di mogano africano, ha invitato tutti i ghanesi a piantare almeno un albero per aiutare il paese a raggiungere il suo obiettivo verde e ripristinare la copertura forestale che ha perso.
Per celebrare l’evento il Presidente Addo ha piantato un albero commemorativo nei pressi della Casa del Giubileo, sede del governo. L’agenzia di stampa nazionale Ghana News (Gna) attraverso il ministro competente Samuel Abu Jinapor ha affermato che la Commissione forestale ha prodotto sei milioni di piantine, compresi alberi economici come Wawa, Mango, Rosewood e Shea, e le ha distribuite alle 16 regioni in cui è diviso il territorio dello Stato. La Commissione forestale ha contrassegnato i siti per la piantumazione di alberi. Le aree degradate e inquinate da metalli pesanti come il mercurio e il cianuro sono state escluse dall’esercizio fino a quando un programma di bonifica nazionale non recupererà le terre inquinate.
Il ministero delle Terre e delle Risorse Naturali, attraverso la commissione forestale, è determinato a ripristinare la copertura forestale impoverita e devastata da attività umane negative come l’estrazione illegale e il saccheggio del legname. Attualmente, la copertura forestale del Paese è di 1,6 milioni di ettari. Nel 1900 era di 8,2 milioni di ettari.

E’ in atto anche un altro progetto:
AstraZeneca (2) ha annunciato una partnership con la Circular Bioeconomy Alliance (Cba) e partner locali per stabilire il primo “Living Lab” in Ghana, un progetto che mira a piantare 4,5 milioni di alberi entro la fine del 2025 e mettere a punto modelli di business circolare per le comunità locali.
Il programma ripristinerà 2.500 ettari di foresta secca e savana e dimostrerà i benefici della rigenerazione della biodiversità per l’economia locale, attraverso la creazione di posti di lavoro locali e programmi di formazione. Questa iniziativa è una nuova aggiunta al programma di Az Forest che mira a piantare e mantenere 50 milioni di alberi in tutto il mondo entro il 2025.
Come riferisce la stessa AstraZeneca in una nota, i terreni forestali naturali nei distretti di Atebubu e Wiase, nel Ghana centrale, sono stati soggetti a degrado e cambiamento di habitat a causa “del pesante sconfinamento da parte degli agricoltori e del taglio degli alberi per il carbone di legna. Le comunità locali affrontano condizioni economiche difficili e un ambiente naturale in deterioramento”.
Integrando sia le conoscenze tradizionali che i metodi agricoli innovativi, i progetti a Atebubu e Wiase mettono le comunità locali al centro del restauro del paesaggio. Il programma combinerà il ripristino delle foreste naturali a beneficio delle persone, della società e del pianeta, attraverso maggiore biodiversità, migliore qualità del suolo e dell’aria locale, bacini idrici protetti, miglioramento dei mezzi di sussistenza attraverso l’occupazione nei vivai di alberi e nella catena del valore del legname, la creazione di modelli di business basati sulla natura per i piccoli agricoltori.

Si allarga alla scuola la collaborazione al progetto di riforestazione.

Studenti e insegnanti piantano fiori in occasione del Green Ghana 2023
Studenti e insegnanti piantano fiori in occasione del Green Ghana 2023

Nel 2024 le religiose cattoliche, sotto la guida di Suor Sylvie Lum Cho,  hanno coinvolto i bambini delle loro scuole per piantare arbusti, erba e fiori nei terreni delle loro strutture, un modo per contribuire alla cura dell’ambiente e per garantire un futuro più verde.
L’abbattimento di alberi per la combustione del carbone è comune in Ghana, una forma di ciò che viene definito nel gergo locale “galamsey“. La questione del galamsey è un argomento molto discusso, a livello politico sociale ma anche religioso. In Ghana tale abbattimento causa diversi gravi problemi ambientali, tra i quali il cambiamento climatico. La pratica può portare a temperature estreme e all’erosione del suolo. Il suo degrado e l’esaurimento dei nutrienti espone la terra a inondazioni e frane, rendendo l’agricoltura una sfida. Può anche portare a gravi crisi idriche. Si sa che gli alberi svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione del ciclo dell’acqua assorbendo le precipitazioni, ricostituendo le riserve idriche sotterranee e regolando il flusso fluviale. In effetti, la città di Donkorkrom è delimitata da tre fiumi principali: il Volta, l’Afram e l’Obosum, eppure soffre ancora di crisi idriche. E’ per evitare alcune di queste conseguenze sperimentate nelle pianure di Afram, che le suore missionarie del Santo Rosario  da diversi anni  piantano alberi e fiori nei terreni della loro scuola. Ispirate  dall’enciclica Laudato sì di Papa Francesco, che “ auspica la cura della Terra, nostra casa comune,  pur con le proprie limitate risorse, hanno continuato a privilegiare la coltivazione di piante verdi, per il bene di tutti.

Greenglobe Ghana,
un’organizzazione non governativa che si occupa di ambiente, ha avviato un’operazione di piantumazione di alberi ad Anfoeta Tsebi, nel distretto di Ho West, nella regione ghanese del Volta. L’iniziativa è finanziata dalla Sacred Fire Foundation, con sede negli Stati Uniti, e ha lo scopo di ripiantare alberi in zone degradate del Wote. Al lancio dell’iniziativa, Samuel Deh, amministratore delegato di Greenglobe Ghana, ha espresso preoccupazione per il crescente degrado della foresta di Wote. “E’ quindi necessario mobilitare le persone che vivono lungo la zona per piantare alberi economici come mohagany, ofram e wawa, per conservare la foresta”, ha detto. Inoltre ha osservato che il rimboschimento gioca un ruolo fondamentale nel settore del turismo e nella cultura del Paese. ” E’necessario continuare a educare le comunità a conoscere il valore del rimboschimento”. Secondo Deh, le sfide del cambiamento climatico sono dovute alla distruzione selvaggia delle riserve forestali: “queste distruzioni hanno messo in pericolo le foreste e i loro habitat”. Samuel Deh ha anche espresso preoccupazione per le attività di disboscamento illegale che stanno “distruggendo l’ambiente e i corpi idrici”. Ha pertanto invitato la popolazione ad astenersi dalle attività illegali e a sostenere gli sforzi per la conservazione della foresta.

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La lettura continua con una breve scheda descrittiva del Paese: Il Ghana in sintesi (clicca per leggere)
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Note
Per approfondire (clicca sui link seguenti):
Africarivista
Vaticannews

  1.  “Change. We need a change”. Cambiamento è la parola che ha risuonato durante la campagna elettorale. Una parola che ha poi accompagnato la gioia e le celebrazioni degli elettori che hanno portato alla vittoria delle elezioni presidenziali 2024 in Ghana il candidato dell’NDC (National Democratic Congress), John Dramani Mahama, in carica dal 7 gennaio 2025 e successore di Dankwa Akufo-Addo. Infatti, alle ultime elezioni tenute il 7 dicembre 2024,  secondo i primi sondaggi, Mahama (già presidente dal 2012 al 2017) si era aggiudicato al primo turno quasi il 55% dei consensi, contro poco più del 43% dell’avversario Bawunia).
  2. AstaZena PLC (giugno 2023 – azienda farmaceutica con sede a Cambridge), annuncia un investimento di 400 milioni di dollari nel programma globale AZ Forest, con l’obiettivo di piantare 50 milioni di alberi entro la fine 2025 e 200 milioni di alberi entro il 2030. I progetti sono in Brasile, India, Vietnam, Ghana e Ruanda. Il programma è incentrato sulla riforestazione, sulla biodiversità e sulla resilienza delle comunità e si estende su oltre 100.000 ettari in tutto il mondo.

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