Avviato in Indonesia un vasto programma pasti gratuiti per combattere la malnutrizione

Adriana F.
12-02-2025

Un progetto molto ambizioso, destinato a oltre 90 milioni di bambini e donne incinte, per il quale si prevede di stanziare 28 miliardi di dollari entro il 2029.

In un periodo di pessime notizie su diversi fronti, fa piacere trovare qualche notizia che parla di iniziative mirate a migliorare le condizioni della popolazione più svantaggiata. Tra queste, merita di essere segnalato l’ambizioso progetto lanciato di recente dal  Presidente indonesiano Prabowo Subianto. Il quale, come riferisce un articolo del Time, a pochi mesi dalla sua elezione e in linea con le promesse fatte agli elettori, ha già dato il via al Free Nutritious Meal, un programma che punta a distribuire pasti gratuiti a bambini e donne incinte che soffrono di malnutrizione.
Con tale iniziativa, il Presidente conta di riuscire a raggiungere quasi 83 milioni di persone che non possono nutrirsi in modo adeguato. Infatti, nonostante l’Indonesia rappresenti l’economia più avanzata del sud-est asiatico, moltissimi dei suoi 282 milioni abitanti non possono permettersi un’alimentazione sufficiente e di buona qualità. I più svantaggiati sono i bambini di età inferiore ai 5 anni, che costituiscono il 21,5% del totale. Ma il piano riguarda anche la fornitura di  latte e pranzi scolastici gratuiti a 83 milioni di studenti in oltre 400.000 scuole
Secondo Subianto, a trarre vantaggio da tale progetto saranno anche gli agricoltori, che saranno chiamati a fornire grandi quantità di materie prime necessarie per concretizzare l’iniziativa. E in risposta alle riserve  espresse dagli economisti locali, ha affermato che il progetto contribuirà ad accrescere il PIL nazionale di 3 punti, portandolo dal 5% attuale all’8%.
Come precisato dallo stesso Presidente, si tratta di una strategia di lungo periodo tesa a sviluppare le risorse umane della nazione entro il 2045 e che avrà inevitabilmente costi elevati: la previsione di spesa per la durata del presente mandato presidenziale è di circa 28 miliardi di dollari. Quanto al coordinamento, è stata da poco istituita  un’Agenzia nazionale per la nutrizione che avrà il compito di far pervenire un pasto al giorno a bambini e ragazzi di ogni età, dalle scuole per la prima infanzia a quelle superiori, coprendo un terzo del fabbisogno calorico giornaliero senza alcun costo per i destinatari.

L’obiettivo della prima tappa del percorso è quello di riuscire a raggiungere entro il 2025 19,5 milioni di alunni e donne incinte, con l’impegno di mantenere il deficit annuale sotto il 3% del PIL, come previsto dalla legge nazionale. Nel programma saranno coinvolte quasi 2.000 cooperative, che dovranno fornire prodotti alimentari di base.
Nella prima fase iniziata da poco, i programmi pilota  sono stati gestiti dall’esercito, che ha aiutato a preparare i pasti e a distribuire i vassoi di cibo.
Ottimistica la previsione di Dedek Prayudi, portavoce dell’ufficio di Subianto, secondo cui si conta di arrivare a raggiungere entro il prossimo mese di marzo  circa 3 milioni di persone.

Un piano così ambizioso e lungimirante non ha mancato di suscitare diverse critiche  da parte di investitori e analisti economici sia sul piano della logistica, sia per l’impatto che tale operazione potrebbe avere sulle finanze statali. Qualcuno ha addirittura insinuato il sospetto di un’intesa del Presidente con gli interessi dei gruppi di pressione industriale.
Particolarmente severo, come scrive il Time, è stato il parere di Nailul Huda, ricercatore presso il Centro di studi economici e legali, secondo il quale l’onere dell’operazione porterà ad aumentare il debito nazionale e quindi a peggiorare la bilancia dei pagamenti, già oberata dai costi delle importazioni di generi alimentari tra cui riso, grano, soia, carne bovina e prodotti lattiero-caseari.
Pur non negando i suddetti rischi e pur sapendo che ci sarà sempre chi rema contro i progetti di spesa pubblica orientati alle fasce meno abbienti della popolazione, sono in molti ad augurarsi che il programma di Subianto proceda con successo, dimostrando che si possono attuare strategie economiche alternative a quelle dominanti, conciliando i costi di un basilare benessere sociale con l’esigenza di contenere un insostenibile aumento del deficit di bilancio.

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Note

Ne ha dato conto anche l’emittente radio televisiva australiana ABC News (clicca sui link per approfondire):
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