“In quanti secondi siamo capaci di liquidare decine di morti e centinaia di feriti e di parlare d’altro? Questo, secondo me, è il nocciolo del problema. Cioè quanti secondi ci mettiamo oggi a digerire decine o centinaia di morti? Per incominciare poi a buttarsi ciascuno nelle sue elucubrazioni politiche.
o credo invece che convenga continuare a riflettere sui morti e feriti perché credo che sia l’unico contenuto della guerra. Nel resto, cioè di quale regime sostituirà il regime precedente o chi sarà il vincitore di turno almeno per qualche istante o per qualche mese, non trovo grande fascino a discuterne. Non mi interessa neanche molto.
Quello che mi sembra importante è di vedere se riusciamo tutti a pensare di confrontarci per capire se tutto quello che abbiamo dato per scontato sull’argomento della guerra non sia suscettibile di essere rivisto e non si riesca, magari, a disegnare alternative possibili. Perché alternative possibili esistono già oggi, io credo, e sono praticabili, sono sperimentabili. Credo anche che Emergency, nel suo piccolo, lo faccia e credo che questo sia l’unico approccio che ci può portare più distante dal baratro a cui ci stiamo avvicinando a lunghe falcate.”
Trascrizione di un discorso di Gino Strada registrato su YouTube, risalente al 2002 e ancora drammaticamente attuale.
Luigi Strada, detto Gino (Sesto San Giovanni, 21 aprile 1948 – Honfleur, 13 agosto 2021), è stato un medico, attivista, filantropo e scrittore italiano, fondatore, assieme alla moglie Teresa Sarti, dell’ONG italiana Emergency
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