No alle armi nucleari

Gabriella Carlon
2-12-2020
Una buona notizia: il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, approvato dall’Assemblea dell’ONU il 7 luglio 2017 (come già abbiamo scritto) , essendo stato ratificato da 50 Stati, diventerà esecutivo dal 22 gennaio 2021. Il Trattato, che vieta produzione e detenzione di armi nucleari, purtroppo non è vincolante per gli stati che non lo ratificano, nonostante il Trattato abbia valore legale sul piano internazionale.
Il percorso è ancora difficile perché tutti i paesi detentori di armi nucleari non hanno firmato e ratificato il Trattato. Tuttavia si apre uno spiraglio che col tempo potrà diventare coscienza comune, con un’opinione pubblica ben informata che faccia pressione sui Parlamenti per la ratifica. Così è accaduto per la messa al bando delle mine (1997) e delle munizioni a grappolo (2008).
L’Italia non ha né approvato, né firmato, né ratificato il Trattato: la presenza di armi nucleari statunitensi ad Aviano e a Ghedi (altre ne sono in arrivo nel 2021) condiziona pesantemente le scelte del nostro Parlamento e la nostra libertà di azione.
Bisogna creare una mentalità diffusa di avversione alle armi nucleari perché la loro messa al bando è davvero un progresso per l’umanità.

Armi nucleari in Europa (fonte De Morgen)

La traduzione italiana del Trattato (a cura di Rete pace e disarmo) si può trovare Qui

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