Il mestiere delle armi: Eserciti paralleli- Parte terza

In questi cinquant’anni trascorsi sono moltiplicati in numero e specializzazioni. Pronti a sostenere qualsiasi committente, purché il contratto sia di grande interesse, a vantaggio dei proprietari della Compagnia, operano con un limitato gruppo di dipendenti, a garantire la continuità aziendale, e formano i loro ranghi operativi ricorrendo al mercato con arruolamento “a chiamata”.
Non è azzardato dire che nel mondo esistono veri e propri eserciti paralleli.

Eraldo Rollando
11-10-2023

Quanti e dove sono
Prima di addentrarci, cerchiamo di capire quale è la posizione italiana: il nostro Codice Penale (articoli 244 e 288) vieta espressamente la formazione di milizie mercenarie sul territorio, anche se ultimamente non sono mancate voci che vedono con favore la nascita di una Compagnia per difendere i nostri interessi all’estero; vieta, altresì, la partecipazione di privati ad azioni militari.
Questi ultimi, attratti probabilmente da facili guadagni e senso d’avventura, ben consci comunque dei rischi che corrono, frequentano corsi di formazione in Paesi esteri, soprattutto in Russia, Stati Uniti e Israele, ma guai a chiamarli mercenari, la maggior parte di loro si definisce volontari, per non incorrere nelle maglie della Giustizia italiana. Secondo fonti di stampa, uno dei recenti punti di approdo è la guerra in Ucraina. Il giornale online linkiesta .it  in un servizio dell’aprile 2022 parla di circa 60 volontari italiani coinvolti nei due fronti.
Altri Stati,tra i quali l’India, hanno una posizione analoga a quella italiana, spesso con motivazioni le più disparate.

In questo ambito parliamo solo di Compagnie militari private – Private Military Company  (PMC), una galassia formata da vere e proprie aziende che, in molti casi,  oltre ad offrire personale addestrato al combattimento forniscono servizi di consulenza, addestramento e supporto, fondamentali  al successo delle operazioni sul terreno (intelligence, sorveglianza e spionaggio del campo avverso, ecc).                         (clicca sull’immagine a lato per ingrandire)
Sono aziende che amano vivere nell’ombra e i cui scopi e contratti rimangono spesso sconosciuti.

 

La guerra in Ucraina, dove la Russia ha impiegato, e forse lo fa ancora, la Compagnia privata Wagner, ha svelato al grande pubblico l’esistenza di queste formazioni mercenarie.
Sono numerose e presenti nei circa 150 conflitti piccoli e grandi che devastano un’umanità che sembra non avere, e spesso non volere, pace. Il Sito Privatemilitary.org  (1), tra le altre cose, mette a disposizione un elenco aggiornato delle Compagnie militari che operano in aree di crisi, o che sono disponibili a intervenire.

Se ne può prendere visione cliccando sull’immagine sottostante;  l’elenco è in ordine alfabetico (entrati nel sito, per sfogliare l’elenco, cliccare seguendo l’indicazione della freccia in evidenza).

Noi ci limiteremo a segnalare, a titolo esemplificativo, pochi casi attivi in giro per il mondo, appartenenti a Russia e Stati Uniti, ai quali si è aggiunta di recente la Cina con un taglio di gestione meno aggressivo e appariscente, ma non meno preoccupante.

Negli Stati Uniti, sono presenti decine di Compagnie militari che impiegano circa 100mila contractors indipendenti; di seguito le due più significative.

  • Academi, nota anche con il precedente nome di Blackwater, è considerata una delle maggiori CPM, che opera all’estero per conto di quel Paese.

E’ stata presente nelle guerre di Iraq, Afghanistan e in Yemen.
Dispone negli USA di un’enorme area di addestramento attrezzata con poligoni di tiro e strutture speciali di allenamento, dove ogni anno vengono addestrati o perfezionati circa 35.000 operatori di sicurezza (contractor, militari, agenti di polizia di numerosi Stati degli USA). Le attività addestrative sono ritenute di altissimo livello professionale e sono caratterizzate dall’estremo realismo degli scenari esercitativi. (fonte Wikipedia, aggiornamento 11-7-2023)

  • Dyn Corp International,ha fornito servizi per le forze armate statunitensi in diversi teatri, tra cui Bolivia, Bosnia, Somalia, Angola, Haiti, Colombia, Kosovo e Kwait

“Nata come compagnia aerea, ora fornisce anche supporto alle operazioni aeree, addestramento e tutoraggio, sviluppo internazionale, addestramento e supporto dell’intelligence, operazioni di emergenza, sicurezza e operazioni e manutenzione di veicoli terrestri. DynCorp riceve oltre il 96% dei suoi oltre 3 miliardi di dollari di entrate annuali dal governo federale degli Stati Uniti . Ha 27000 dipendenti, dato al 2011”  (dal sito aziendale)

In Russia , sebbene la costituzione vieti la formazione di Compagnie mercenarie, sono presenti in quel Paese una dozzina di PMC che vengono impiegate dal governo in varie parti del mondo, dove la Federazione ha i suoi maggiori interessi economici – strategici. Il sito indipendente (non è stato possibile verificare la sua reale indipendenza dal potere politico) Informnapalm.org (2)   fornisce elementi per comprendere meglio, dal suo punto di vista, la situazione  delle Compagnie in quel Paese.

 

 

 

 

Quadro sinottico delle PMC russe e loro aree di intervento

(Clicca sull’immagine per ingrandire)

 

 

Di seguito le più importanti:

  • Wagner Group è una formazione che viene impiegata dal Cremlino in ogni parte del mondo dove la Federazione russa non vuole comparire. “… è presente in tredici paesi diversi: Libia, Eritrea, Sudan, Algeria, Mali, Burkina Faso, Camerun, Sud Sudan, Guinea equatoriale, Repubblica Centrafricana, Madagascar, Mozambico e Zimbabwe” (fonte agi.it).

Nel 2015 il gruppo Wagner aveva in territorio ucraino tra i 2500 e 5000 combattenti, suddivisi tra le aree del Donbass e Crimea. Nel 2022, la “guerra lampo” della Russia si risolse con uno smacco dell’esercito russo per la mancata presa del Paese nei tempi previsti. Risale a quel momento l’impiego massiccio della Compagnia nei punti più caldi del territorio ucraino.

Sul finire dell’agosto 2023 il Gruppo Wagner sta fronteggiando una crisi esistenziale: con la scomparsa del suo fondatore e proprietario Evgenij Prigozhin, morto per la caduta dell’aereo sul quale viaggiava, Mosca dovrà decidere se la Compagnia rimarrà tale, con le sue autonomie operative soprattutto all’estero, o sarà incorporata nell’esercito russo.

  • Patriot , nata nel 2018 è presente in Siria e in Ucraina. Secondo il sito Informnapalm.org Patriot è una versione più aggiornata della compagnia Wagner in quanto i suoi ranghi sono costituiti esclusivamente da professionisti con alta formazione e determinazione. La loro retribuzione si posiziona sui livelli più alti del “mercato”, con importi che variano da 6100 a 12400 $ al mese.

La Cina è sicuramente l’ultima arrivata nella formazione e impiego delle Compagnie militari private.
Come altri Paesi suoi concorrenti sul mercato internazionale, ha la necessità di tutelare i propri investimenti esteri, soprattutto in Africa, in America latina e nel sud-est asiatico  dove, sin dal 2013 ha destinato moltissime risorse per l’implementazione di progetti infrastrutturali legati alla Belt and Road Initiative, la cosiddetta Via della seta. Lo fa, però, con metodi e finalità molto diversi, soprattutto da quelli russi.
Secondo uno studio dell’Istituto Mercator (3), citato dal quotidiano Il Foglio in un articolo di Giulia Pompili del 28 giugno 2023, Pechino controlla direttamente le circa settemila Compagnie private che operano all’interno della Cina e più o meno una ventina che operano all’estero. Tra queste, le più importanti risultano essere la Beijing DeWe Security Service, la Huaxin Zhong An Security Group e la China Security Technology Group.
Come in altri campi, la Cina esercita un forte controllo su tutte le imprese di sicurezza private le quali, secondo quanto dichiarato da Paul Nantulya   a VOA (4) , per il 99 per cento sono composte da ex militari o ex poliziotti paramilitari  che non hanno la possibilità di essere armati o di aprire il fuoco. All’estero Pechino risolve il problema facendosi affiancare dalle forze di sicurezza locali, eventualmente addestrandole ove fosse necessario.

Terza parte – fine
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Pubblicati in precedenza (clicca per accedere)

Il mestiere delle armi: La spada sotto contratto – Parte prima

Il mestiere delle armi: I nuovi mercenari– Parte seconda
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Note

1) PrivateMilitary .org è un’iniziativa privata, indipendente e senza scopi di lucro che offre a persone interessate a “Compagnie militari private” e/o “Compagnie di sicurezza private” (CMP,PSC,PMSC) elenchi di risorse relative a questi tipi di aziende e al più ampio fenomeno di privatizzazione della sicurezza.
Per comprendere meglio gli usi privati ​​della forza, il sito comprende anche una sezione incentrata sulle “Forze private avverse” (APF) come le organizzazioni del traffico di droga, le organizzazioni terroristiche, i ribelli e gli insorti, le mafie e la criminalità organizzata. Qui vengono anche esplorate questioni di sicurezza globale come modelli emergenti di conflitto, criminalità informatica, pirateria marittima e terrorismo.
In definitiva, l’universo della sicurezza globale catalogato da PrivateMilitary.org getta nuova luce sulla tesi secondo cui il conflitto nel 21° secolo è stato ampiamente ridefinito come una lotta tra “partnership di sicurezza” (tra il settore privato e le forze statali e multilaterali) e APF .
(Presentazione dal Sito)

2) InformNapalm è un sito gestito da una comunità internazionale di volontariato il cui scopo principale è quello di “informare il mondo sul vero ruolo del governo russo nei conflitti ibridi in corso in Ucraina, Georgia altri paesi dell’Europa centrale e orientale e in Medio Oriente” (Presentazione dal sito)

(3) Il Mercator Institute for China Studies (MERICS) (in italiano traducibile come: Istituto Mercator per gli studi sulla Cina) è un think tank tedesco, nonché il più grande centro europeo focalizzato sulla Cina. L’organizzazione no-profit è stata fondata nel 2013 da Stiftung Mercator, una delle più grandi fondazioni private tedesche. MERICS conduce ricerche e promuove il dialogo sull’ascesa della Cina come attore chiave globale. L’istituto si focalizza su sviluppi politici, economici, sociali, tecnologici ed ecologici in Cina ed il loro impatto globale.(fonte Wikipedia.org)

(5) VOA – Voice of America ( Voce dell’America) è il servizio ufficiale radiotelevisivo del Governo federale degli Stati Uniti, supervisionato dal Broadcasting Board of Governors.
VOA produce un’ampia serie di programmi radiofonicitelevisivi e per Internet, trasmessi in tutto il mondo in 46 lingue, per promuovere una visione più positiva degli Stati Uniti d’America.

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