Chiamami col mio nome: Bharat

Il 9 e 10 settembre si è tenuto a New Delhi il vertice del G20, in quella occasione il primo ministro indiano Narendra Modi ha chiesto di usare il termine Bharat per indicare il suo Paese.
Sembra una stranezza, ma tale non è. Modi è l’ultimo leader di una serie di Paesi o città che negli ultimi 50-70 anni hanno cambiato nome. C‘è anche chi lo ha fatto molto prima come la Turchia, che nel 1930 cambiò il nome di Costantinopoli in Istambul, o Nieuw Amsterdam, fondata dai coloni olandesi, che ebbe il nome cambiato in New York quando fu conquistata dagli inglesi nel 1664.
In casa nostra gli esempi non mancano; nel 1923, con l’avvento del fascismo, 8300 città o paesi dell’Alto Adige si videro italianizzare il nome: Bozen divenne Bolzano e Brixen ribattezzata Bressanone. Poi tutto tornò a posto nel dopo guerra con l’adozione del bilinguismo.
Ci sono poi gli interventi dei neo colonialisti come la Cina che, preso possesso del Tibet nel 1950, oltre a cancellarne la cultura lo ribattezzò Xizang. Operazione malriuscita, questa, in quanto il resto del mondo continua a chiamarlo Tibet.

Tornando all’India, o meglio, a Bharat, quindi nessuna stranezza se consideriamo che la costituzione repubblicana del 1949 stabilisce che l’India è “Bharat”, tanto che il nome compare nell’inno nazionale composto dal poeta Tagore nel 1905 e adottato poi nel 1950, e nello stesso la parola “India” non compare.
Le ragioni? Varie e tutte locali. Una costante, però, le comprende quasi tutte, è quella di apparire all’opinione pubblica interna e internazionale con una nuova immagine. I motivi spaziano dalla necessità di affrancare il proprio Paese dall’immagine di passato colonialismo, al rifarsi alle lontane proprie origini, come Bharat, lemma di origine sanscrita, che sembra risalire alla prima tribù dei Bharata che, nel II millennio a.C., sconfiggendo una coalizione di dieci  regni, formò grosso modo l’attuale Stato: un modo per definire se stessi.

Ne parla il quotidiano ItaliaOggi (clicca per leggere), con un articolo del 14 settembre 2023 a cura di Luigi Chiarello

_____________________________________________________________________

Disclaimer   (clicca per leggere – puoi rivendicare diritti di proprietà su riferimenti e immagini)

 

 

 

Notizie in breve