Saharawi: quale soluzione

Gabriella Carlon
05-04-2022

Un breve aggiornamento sul Sahara Occidentale
 
E’ passata sotto silenzio la notizia che la Spagna ha posto fine alla sua neutralità nel conflitto tra Marocco e Sahara Occidentale. Finora si era astenuta dal prendere posizione pro o contro l’indipendenza della sua ex-colonia, ma attualmente appoggia la soluzione proposta dal Marocco.
Il Marocco propone una certa autonomia al territorio che ha invaso nel 1975, ma esclude la possibilità di un referendum di autodeterminazione del popolo saharawi, sancito dall’ONU fin dal 1988 (Missione MINURSO, a cui ha partecipato anche l’Italia). La sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale è stata riconosciuta da Trump nel 2020, anno in cui si sono riaccesi gli scontri tra esercito marocchino e Fronte Polisario. A spingere la Spagna a cambiare posizione è la speranza di trovare accordi con il Marocco per regolare il flusso di migranti che premono ai suoi confini. Contraria è invece l’Algeria che ospita il maggior numero di rifugiati saharawi, ma sembra che l’orientamento internazionale prevalente sia il riconoscimento dell’autonomia e non dell’indipendenza, anche se per essa combatte da decenni il Fronte Polisario.
Che dire? Certo è grave che la Missione MINURSO non sia riuscita a creare le condizioni per indire il referendum. Però la concessione dell’autonomia potrebbe anche essere una soluzione, se finalmente si ponesse fine ai combattimenti, ai campi profughi e al terribile muro lungo più di 2.000 km. L’autonomia però deve essere autentica: deve salvaguardare la lingua, la cultura, le risorse, l’amministrazione del territorio, in modo che il popolo saharawi si senta garantito nella sua identità.
Forse è venuto il momento di costruire stati che contengono popoli diversi, che non siano identificati da una “nazione”ma caratterizzati da presenze interetniche, purché si realizzi una vera difesa dei diritti delle minoranze. Troppi sono nel mondo i conflitti dovuti all’oppressione delle minoranze nell’orizzonte dello stato-nazione: è ora di cambiare pagina.
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